Il pendolo

relazione di fisica

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  1. Nike91
     
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    IL PENDOLO

    Data
    Relazione realizzata da:


    Materiale occorrente: filo metallico, 3 oggetti con massa diversa ( 50 gr, 150 gr e 500 gr), scala graduata, asta metallica con filo, metro di legno, cronometro.

    Obiettivi:
    a) far osservare che esistono grandezze tali che, all' ”aumentare” della prima, “aumenta” anche la seconda, ma che non sono direttamente proporzionali;
    b) costruire tabelle di dati relative al fenomeno;
    c) far rappresentare graficamente l'andamento del fenomeno.

    Il nostro esperimento in laboratorio consisteva nel determinare i “parametri” che subentrano nel moto armonico del pendolo.

    1. Il primo esperimento consisteva nel costatare se l'ampiezza dell'oscillazione influenza la sua durata.
    Tenendo costanti la lunghezza del filo e la massa del pendolo, abbiamo misurato la durata di 5 oscillazioni, avviando il cronometro a partire dalla seconda oscillazione per ridurre la possibilità di eventuali errori. Abbiamo ripetuto l’operazione con ampiezze diverse:
    5 oscillazioni di “piccola” ampiezza t5= 8,6s
    5 oscillazioni di “media” ampiezza t5 = 8,8s
    5 oscillazioni di “maggiore” ampiezza t5 = 8,8s
    con errore di sensibilità t = 0,2s

    Quindi il periodo dell'oscillazione è T= 8,8s/5=1,7s con errore in percentuale =1.1%
    CONCLUSIONE
    Dopo aver ripetuto l'operazione più volte ed esserci accertate del risultato abbiamo potuto affermare che il tempo dell'oscillazione non dipende dall'ampiezza.


    2. Il secondo esperimento consisteva nel costatare se la massa e la forma del peso influenzano la durata di una oscillazione.
    Tenendo costante la lunghezza del filo ma variando ogni volta la massa, abbiamo misurato la durata di 5 oscillazioni seguendo il procedimento precedente:
    5 oscillazioni con una massa di 150 gr t5 = 8,6s
    5 oscillazioni con una massa di 506 gr t5 = 8,5s
    5 oscillazioni con una massa di 50 gr t5 = 8.5s

    Quindi il periodo dell'oscillazione è nuovamente T=8,5s/5=1,7s
    CONCLUSIONE
    Il tempo dell'oscillazione non dipende dalla massa né dalla forma dell'oggetto.


    3. Il terzo esperimento consisteva nel costatare se la lunghezza del filo influenza la durata di un’ oscillazione.
    Variando progressivamente la lunghezza del filo, da 40 cm a 120 cm, e procedendo di 20 cm alla volta, abbiamo misurato la durata di 5 oscillazioni attraverso il solito procedimento.
    Abbiamo riportato i dati ottenuti nella seguente tabella:
    L (m) t5 (sec) T (sec) T/L (s/m)
    0.40 6.50 1.30 3.25
    0.60 7.80 1.56 2.60
    0.80 9.00 1.80 2.25
    1.00 10.00 2.00 2.00
    1.20 11.00 2.20 1.80
    E costruito il grafico relativo: (vedere foglio allegato n°1)


    Osservando accuratamente la tabella abbiamo notato che “T aumentava meno rapidamente di L”.
    Abbiamo quindi ipotizzato che il quadrato di T fosse direttamente proporzionale a L e abbiamo costruito la seguente tabella:
    L (m) T (sec) T*2 (sec*2) T*2/L (s*2/m)
    0.40 1.30 1.69 4.23
    0.60 1.56 2.43 4.05
    0.80 1.80 3.24 4.05
    1.00 2.00 4.00 4.00
    1.20 2.20 4.84 4.03
    Il grafico relativo si presenta così: (vedere foglio allegato n°2)

    CONCLUSIONE
    Il tempo dell’oscillazione è influenzato dalla lunghezza del filo.
    In particolare, il quadrato del tempo è direttamente proporzionale alla lunghezza.
     
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  2. ^lizzy91^
     
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    brava domy...questa è utile...come tutto il resto!!!XDXD
     
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1 replies since 8/3/2009, 16:16   185 views
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